Sebbene siano poco conosciuti all’estero rispetto ai fumetti statunitensi e ai manga giapponesi, i fumetti italiani sono estremamente popolari in Italia. Lo sono tanto che, insieme all’America, al Giappone e alla Francia, l’Italia è fra i quattro paesi con la maggiore produzione di fumetti al mondo, con una tradizione di più di un secolo. Pensate che il fumetto più venduto della storia, a livello mondiale, è proprio italiano: si tratta di Tex, dell’editore Bonelli. Sembra incredibile ma Tex ha venduto più di One Piece e Spider-Man…

Tex

In questo articolo vediamo insieme le tre tappe principali della storia del fumetto italiano. A fine articolo vi darò anche alcuni suggerimenti su quali fumetti sono più adatti per praticare l’italiano, divisi per livello: intermedio e avanzato. Iniziamo!

Le origini. Dai primi anni del novecento al 1945

Gli albori del fumetto italiano risalgono ai primi anni del secolo scorso, quando il formato standard era la striscia. Le scrisce sono serie di vignette che procedono da sinistra a destra, e che illustrano una singola scena. Questa poteva essere comica, satirica, o anche una piccola avventura, e veniva pubblicata su riviste e quotidiani. Il fumetto era quindi un’aggiunta divertente, spesso dedicata ai più piccoli, presente su giornali che si occupavano di altro.

Una tipica “striscia” composta da tre vignette (Jacovitti, anni ’60)

Gli anni precedenti all’avvento del fascismo sono dominati da traduzioni di fumetti americani e imitazioni di questi ultimi. Nel ventennio fascista nascono invece numerosi fumetti originali italiani, che dovevano però sottostare a regole precise che ne limitavano i contenuti a quanto era compatibile con le direttive del regime fascista. Una curiosità: lo stesso governo fascista in questo periodo utilizza il fumetto come mezzo di propaganda!

Il rinascimento del fumetto italiano. Dal dopoguerra agli anni ‘70

Nel dopoguerra si diffondono i primi fumetti non a strisce. Sono venduti in volumetti di varie forme e dimensioni, alcuni più simili a libri, altri più vicini al formato classico dei comics americani. In questi anni nascono anche i primi volumi nel formato oggi conosciuto come ‘bonelloide‘, dal nome dell’editore Bonelli che ha inaugurato il formato. E proprio la casa editrice Bonelli, che già esisteva da anni, crea nel 1948 l’iconico Tex, di cui abbiamo parlato a inizio articolo. Pubblicato ogni mese senza interruzione fino ai giorni nostri, Tex vanta centinaia di milioni di copie vendute e circa 700 numeri pubblicati, escludendo numeri speciali e ristampe.

Vecchi numeri di ‘Nathan Never’ nel classico formato bonelloide

Nei due decenni successivi nascono anche altri grandi classici del fumetto italiano, come Zagor e Diabolik, solo per citare due fra i più famosi. Di entrambi escono ancora oggi nuove storie ogni mese. 

Diabolik, pubblicato per la prima volta negli anni sessanta, diede anche origine al genere di fumetti conosciuto come ‘fumetti neri‘. Si tratta di fumetti che hanno per protagonisti personaggi ‘cattivi’, o comunque non più moralmente positivi come lo erano gran parte degli eroi dei fumetti precedenti, ispirati, come detto, ai classici americani. Diabolik è un ladro espertissimo che riesce a rubare qualsiasi cosa senza farsi prendere. Il suo successo eccezionale diede origine, negli anni successivi, a una lunga serie di imitazioni, fra i quali CattivikKriminal e Satanik. Per qualche ragione la lettera ‘kappa’ andava di gran moda in quel periodo…

Il ladro Diabolik con la sua fedele compagna e assistente Eva Kant

Negli anni ’60 in Italia il fumetto inizia a essere riconosciuto come forma d’arte al pari della letteratura. Questo porta alla nascita del fumetto d’autore, che si affianca al classico fumetto popolare. Se il fumetto popolare è destinato al grande pubblico e affronta temi come il mistero, l’avventura e la commedia, il fumetto d’autore affronta temi più impegnati, toccando questioni sociali, arte, attualità politica e persino filosofia.

Sul finire degli anni ’60 nasce poi un’altra icona del fumetto italiano: Corto Maltese. Il suo autore, Hugo Pratt, crea un fumetto di avventura scritto con la qualità di un romanzo. E’ il primo fumetto italiano che unisce con successo l’alta letteratura e un genere popolare come l’avventura. Infine, negli stessi anni si afferma anche il fumetto erotico italiano, genere del quale il più noto esponente è senza dubbio il fumettista Milo Manara.

L’era contemporanea: dagli anni ‘80 a oggi

Avvicinandoci ai giorni nostri, compaiono molti dei fumetti italiani oggi più noti, che si aggiungono a ‘vecchi classici’ ancora in voga come ‘Diabolik’, ‘Zagor’ e ‘Tex’. Per quanto riguarda i fumetti bonelli, vanno sicuramente citati Martin Mystère e Dylan Dog per gli anni ottanta, Nathan Never e Julia per gli anni novanta e Dragonero per gli anni duemila. Di ognuno di questi continuano a uscire nuovi numeri ogni mese.

Negli anni ’80 nascono anche numerose riviste a fumetti specializzate in storie satiriche e dai temi forti, destinate a un pubblico adulto. Fra le più note ci sono Frigidaire e Il Male. In questo periodo i fumetti italiani si staccano inoltre definitivamente dagli stereotipi classici degli eroi dei fumetti americani, proponendo personaggi più complessi sia dal punto di vista morale che psicologico.

Con l’inizio del nuovo secolo e la diffusione di internet e di nuove forme di intrattenimento (in particolare i videogiochi), il fumetto italiano entra in un periodo di crisi. Con il secondo decennio del ventunesimo secolo il mercato del fumetto inizia però a riprendersi. Le graphic novel diventano più popolari, mentre i classici come Tex e Dylan Dog continuano a vendere centinaia di migliaia di copie al mese. Nel frattempo nuovi autori emergono grazie a internet, e grazie a internet torna popolare il vecchio formato della striscia, che ben si presta allo stile comico e caricaturesco di molti nuovi autori. Uno fra i più famosi membri di questa nuova generazione di fumettisti è  Sio, con il suo divertentissimo fumetto Scottecs.

Una tipica striscia di Sio (qui l’originale)

I consigli di lettura

Ed eccoci arrivati finalmente alla sezione dei consigli di lettura per chi sta imparando l’italiano. Prima di tutto, vediamo quali sono i due vantaggi principali del fumetto come mezzo di apprendimento della lingua italiana:

  1. Le immagini. La presenza di immagini permette allo studente di indovinare il significato di parole o intere frasi che non conosce, semplicemente guardando in che situazione si trovano i personaggi. Questo rende più facile espandere il proprio vocabolario senza dovere usare un dizionario. 

2. I dialoghi. Al contrario dei romanzi, nei fumetti gran parte del testo è composto da dialoghi. Ciò vuol dire che gran parte di quello che apprendete leggendo un fumetto potete utilizzarlo immediatamente nelle vostre conversazioni. Il linguaggio usato nei fumetti è inoltre solitamente ricco di espressioni gergali che sentirete spessissimo se visiterete l’italia.

Immagini e dialoghi rendono i fumetti ottimi strumenti di apprendimento

Veniamo ora (era ora!) ai consigli. Ho deciso di dividerli in due livelli: intermedio e avanzato. Come detto, l’idea è che siate capaci di leggere questi fumetti comprendendo il senso delle vignette attraverso le immagini e le parole che conoscete, senza bisogno di un dizionario. Naturalmente potete leggere i fumetti del livello intermedio anche se siete principianti, o quelli del livello avanzato anche se avete un livello intermedio. Così facendo però dovrete probabilmente utilizzare un dizionario per poter comprendere il senso delle storie, e diventerebbe tutto quanto meno una forma di intrattenimento e più uno studio tradizionale della lingua. La scelta, in ogni caso, è vostra!

Livello intermedio (B1-B2)

Se avete un livello intermedio in italiano i fumetti della Disney creati in Italia sono un ottimo punto di partenza. In particolare vi consiglio il classico Topolino. Potete leggere l’ultimo numero uscito in edicola o uno qualsiasi dei numeri pubblicati negli ultimi trent’anni. Ne potete trovare a decine su ebay a prezzi più che convenienti.

Se invece volete qualcosa per un pubblico più adulto (ma conosco diversi adulti che apprezzano Topolino!) e con un vocabolario un pochino più complesso, vi consiglio lo stupendo Lupo Alberto. Anche qui, potete comprare l’ultimo numero o uno qualsiasi dei precedenti. Visto che Lupo Alberto tocca spesso temi di attualità, vi consiglio però di leggere numeri recenti.

Lupo Alberto (sinistra) e Topolino (destra) sono fra i fumetti più amati dagli italiani

Infine, se volete qualcosa di ancora più complesso, ma comunque approcciabile per chi ha un livello intermedio, potete provare con Tex o Martin Mystère. Il primo è un classico western, sullo stile dei film di Sergio Leone. Il secondo è invece più vicino a Indiana Jones. Entrambi sono letture leggere ma coinvolgenti. Anche qui, potete leggere un numero qualsiasi fra quelli pubblicati negli ultimi trent’anni; questo perché le storie contenute in ogni volume sono autoconclusive, sebbene legate da un debole filo conduttore. Eviterei però i numeri più antichi (il primo numero di Tex è del lontano 1948!) in quanto utilizzano un linguaggio non più attuale e quindi meno utile da un punto di vista didattico.

Livello avanzato (B2-C1)

Se il vostro italiano è già a un ottimo livello, vi consiglio i classici Bonelli che utilizzano un linguaggio più complesso. Oltre ai già citati Tex e Martin Mystère, c’è anche l’ottimo Dylan Dog. Rispetto a Tex e Martin Mystère, Dylan Dog usa un linguaggio un po’ più complesso, anche per via dei frequenti giochi di parole. Le storie di Dylan Dog sono storie di detective, con un pizzico di horror e molto soprannaturale (vampiri, mostri ecc.). Anche qui, qualsiasi numero va bene perché le storie sono autoconclusive, ma l’ideale è iniziare dal numero 401, uscito a inizio 2020. Si tratta di un reboot del fumetto che riparte da zero, mantenendo però intatti tutti gli elementi che hanno reso famoso il personaggio.

Nel 2020 è iniziato anche uno speciale spin-off in cui Dylan Dog incontra… Batman!

Se invece volete qualcosa di più avventuroso e con un linguaggio che si avvicina maggiormente a quello di un romanzo, vi consiglio l’intramontabile Corto Maltese di Hugo Pratt. Si tratta di un fumetto di avventura con protagonista un affascinante marinaio maltese, ed è scritto veramente benissimo!

Infine, se il vostro livello è davvero alto, potreste provare a leggere Rat-man o Zerocalcare. Si tratta di due fumetti che hanno una forte componente satirica e parlano del mondo contemporaneo utilizzando numerose espressioni gergali e giochi di parole. Fra i due, Rat-Man è più leggero nei temi trattati e il suo linguaggio è più semplice rispetto a quello usato in Zerocalcare. Entrambi sono comunque consigliatissimi.

Ed eccoci giunti alla fine del nostro piccolo viaggio nel mondo del fumetto italiano. Naturalmente, in questo articolo abbiamo toccato solo la superficie di quel mondo. Se volete vedere più articoli come questo su Italiano Fun, fatecelo sapere con un commento qui sotto.

Se invece i fumetti proprio non fanno per voi, potete sempre dare un’occhiata al nostro articolo sui migliori film per imparare l’italiano!